Raffrescare l’aria con
la nebulizzazione di acqua ad alta pressione
La temperatura dell’aria può essere ridotta attraverso la transizione di fase dall’acqua liquida al vapore acqueo, e grazie a questo fenomeno si può rinfrescare l’aria utilizzando molta meno energia rispetto alla refrigerazione classica.
I sistemi di nebulizzazione funzionano forzando l’acqua, tramite una pompa ad alta pressione, a passare attraverso degli ugelli nebulizzatori con degli orifizi di pochi micrometri, producendo così una nebbia sottilissima. Le gocce d’acqua che creano la nebbia sono così piccole che evaporano molto velocemente, riducendo la temperatura dell’aria circostante in pochi secondi.
La nebulizzazione può essere molto efficace in vari contesti, può essere utilizzata all’aria aperta, in spazi parzialmente coperti, o al chiuso. Oltre a raffrescare, permette anche di umidificare l’aria e di abbattere polveri ed odori presenti nell’aria.
Il raffrescamento tramite nebulizzazione richiede una fornitura continua di acqua, e in base all’utilizzo ed alle caratteristiche chimico-fisiche della acqua disponibile, questa necessiterà o meno di essere addolcita.
Trattandosi di un sistema di raffrescamento evaporativo, vale anche per la nebulizzazione il principio per cui l’efficacia del raffrescamento è legata all’umidità relativa atmosferica: più bassa è l’umidità relativa, maggiore è l’efficacia, per permettere il raffreddamento occorre quindi garantire un’ottima ventilazione e la dispersione dell’aria satura di umidità.
Sono davvero tante le possibilità di applicazione dei sistemi di nebulizzazione ed in alcuni casi risultano essere la migliore soluzione dal punto di vista non solo economico ma anche funzionale. Ecco alcuni esempi indicativi:
- Bar e ristoranti all’aperto
- Eventi all’aperto (cerimonie, concerti, manifestazioni varie)
- Spazi all’aperto in siti archeologici
- Spazi chiusi per attività produttive
- Allevamenti
- Serre agricole
- Spazi chiusi o all’aperto con polveri sospese nell’aria
- Isole ecologiche
- Cantieri
